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Le massime dei saggi

IO L'UNICO CHE PRODUCE I MOLTI - Finalmente ho raggiunto il mio traguardo e risolto il mistero della mia anima. Io sono quello a cui rivolgevo le preghiere, quello a cui chiedevo aiuto. Sono quello che ho cercato! Sono la stessa vetta della mia montagna! Guardo la creazione come una pagina del mio stesso libro. Sono infatti l’unico che produce i molti, della stessa sostanza che prendo dall'uno. Poiché tutto è me, non vi sono due, la creazione è me stesso, dappertutto. Quello che concedo a me stesso lo prendo dal mio scaffale. L'unico, poiché sono il Padre ed il Figlio. Quanto a quello che voglio, non vedo altro che i miei desideri, che sgorgano da me. Sono infatti il conoscitore ed il conosciuto, il soggetto, il governante ed il trono. Tre in uno è quello che sono. L’inferno non è che una diga che ho messo al mio stesso fiume. Quando sognai durante un incubo vidi che non ero l'unico così da me è iniziato il dolore che fece il suo corso, finché non mi svegliai e scoprii che avevo scherzato con me stesso. Ora che sono sveglio, riprendo il mio trono e governo il regno che sono io stesso un maestro per l’eternità. Master Gear Salvat

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Testo originale (in inglese) della poesia di Master Gear Salvat


Kōan del giorno 「公案」

Non appena ci siamo noi stessi liberati dai fraintendimenti del Sé, dobbiamo immediatamente risvegliare la nostra più riposta, pura e divina saggezza, che i maestri Zen chiamano la Mente del Buddha, o Bodhi, o Prajna. Essa è la luce divina, il cielo interiore, la chiave di ogni tesoro morale, la fonte di ogni potere e influenza, il luogo della gentilezza, giustizia, simpatia, amore imparziale, umanità e misericordia, la misura di tutte le cose. Quando tale interna saggezza è pienamente risvegliata, siamo in grado di capire che ognuno di noi in spirito, essenza e natura, si identifica con la vita universale o Buddha, che ognuno vive faccia a faccia con il Buddha, circondato dalla sovrabbondante grazia del Benedetto, e che Egli desta la sua natura morale, schiude i suoi occhi spirituali, svela la sua nuova potenza, stabilisce la sua missione, e che la vita non è un oceano di dolore, vecchiaia e morte, né una valle di lacrime, ma il sacro tempio del Buddha, la 'Pura Terra' dove noi possiamo attingere la benedizione del Nirvana.
Non si aprono le nostre menti a quel punto a una trasformazione totale? Non più la rabbia e l'odio ci opprimono, l'invidia e l'ambizione ci insidiano, il dolore e il rimpianto ci fiaccano, la malinconia e la disperazione ci sopraffano
Kaiten Nukariya

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