Awakening Spirit Radio

Regole per gli asana secondo Shrii Shrii Anandamurti

REGOLE GENERALI

Il termine asana significa letteralmente posizione mantenuta confortevolmente e questo già ci indica come eseguire correttamente le posizioni fisiche durante la pratica dell'Hatha Yoga (1):

adattare le posizioni alle proprie capacità e limiti, cercando di toccarli ma mai di superarli in modo drastico ed esagerato;

l'approccio alle posizioni è sempre un approccio attivo ma dolce, mai eccessivo. Si arriva alla posizione ottimale degli asana col tempo e con la pratica costante e continua;

raggiungere in ogni posizione il punto di lavoro, cioè quella condizione in cui il corpo lavora e si misura con il proprio limite. Al di sotto del punto di lavoro la posizione sarà meno effettiva, al di sopra staremo richiedendo troppo al nostro corpo e staremo andando troppo in fretta;

● raggiunta la posizione ottimale non c'è più nulla da fare se non rivolgere l'attenzione e l'impegno al corpo nella sua stasi, alle sue sensazioni e al respiro.

Prima d'iniziare la pratica vera e propria degli asana è opportuno preparare il corpo con il riscaldamento articolare/muscolare (il corpo potrebbe essere troppo rigido o con le articolazioni non pronte) e terminare con l'automassaggio (viene svolto per completare e distribuire gli effetti degli asana lungo tutto il corpo, favorisce uno stato di rilassamento nei muscoli e ripristina un equilibro ottimale) ed il rilassamento (non più di 10 minut).

REGOLE SPECIFICHE DELL'ANANDA MARGA YOGA

L'Ananda Marga Yoga si differenzia dalle altre scuole per il trattenimento di 8 secondi del respiro durante l'esecuzione di un asana. Ciò consente un potenziamento dei benefici derivanti dalla pratica degli asana stessi.

Questi che seguono sono gli insegnamenti di Shrii Shrii Anandamurti riguardanti la pratica degli asana:

● Prima di eseguire gli asana fare vyapaka shaoca (bagno completo) (2). Vyapaka shaoca deve essere fatto anche prima della meditazione giornaliera: se gli asana vengono fatti subito dopo la meditazione non è necessario ripetere vyapaka shaoca;

Non praticare gli asana in luoghi aperti perché, a seguito d'improvvise esposizioni, si potrebbe prendere freddo (le secrezioni che il corpo produce facendo gli esercizi potrebbero essere distrutte) (3); praticandoli al coperto, fate attenzione che le finestre siano aperte in modo che passi un poco d'aria;

Evitare che entri fumo nella stanza: meno fumo c'è meglio è. Evitare anche l'uso degli incesi;

Gli uomini devo usare il kaopiina o laungota (4) e non devono indossare altri indumenti; le donne invece devono indossare biancheria intima aderente e reggiseno;

Praticare gli asana su una coperta o una stuoia. Fare gli asana sul pavimento nudo si potrebbe prendre freddo e di conseguenza perdere tutti i benefici deriventi dalla pratica;

Praticare gli asana solo quando il respiro fluisce attraverso la narice sinistra o attraverso entrambe le narici. Non praticare gli asana quando il respiro passa soltanto attraverso la narice destra;

Mangiare cibo sattvico (5);

Non tagliare i peli delle giunture del corpo;

Le unghie delle mani e dei piedi devono essere tagliate corte;

Non praticare gli asana a pancia piena: è proibito fare gli asana per almeno due ore e mezzo o tre ore dopo i pasti;

● Dopo aver praticato gli asana massaggiare molto bene le braccia, le gambe e il corpo intero, specialmente le giunture;

Finito il massaggio rimanere in shavasana (posizione del morto o del cadavere) per almeno due minuti;

Dopo shavasana non entrare in contatto diretto con l'acqua per almeno 10 minuti;

● Chi pratica gli asana non dovrebbe massaggiare il corpo con olio: se vi fa piacere potete strofinare leggermente l'olio sul corpo;

● Dopo aver praticato gli asana è consigliabile passeggiare per un po' in un luogo solitario;

È proibito fare pranayama (6) subito dopo gli asana;

● Se bisogna uscire da casa subito dopo aver praticato gli asana ed in quel momento la temperatura del corpo non è ancora ritornata normale o c'è differenza tra la temperatura della stanza e la temperatura esterna, coprirsi prima di uscire: se è possibile inspirare profondamente dentro la stanza ed espirare quando si è fuori. In questo modo non si prende freddo;

● In generale ai praticanti degli asana non è proibito fare esercizi liberi, correre o praticare sport, ma è proibito farlo subito dopo gli asana;

● Per i seguenti asana non c'è restrizione di narice, cioè si possono eseguire anche con la narice sinistra occlusa:
Padmasana (posizione del loto)
Siddhasana (posizione Siddha)
Ardhasiddhasana (posizione mezza Siddha)
Bhojanasana (posizione a gambe incrociate)
Viirasana (posizione Viira)
Diirgha Pranama (posizione dell'arco)
Yogasana (posizione dell'arco)
Bhujaungasana (posizione del cobra o del serpente);

● Per gli asana per i quali non c'è restrizione di narice non c'è restrizione nemmeno per il cibo;

Durante le mestruazioni (7), la gravidanza e per un mese dopo il parto, le donne non devono praticare gli asana o qualunque altro esercizio. Gli asana per dhyana possono essere fatti in ogni circostanza. Padmasana, siddhasana e viirasana sono gli asana appropriati per dhyana e dharana.

1 L'Hatha Yoga è lo Yoga in cui si cerca di ottenere con la forza mentale il controllo dell'energia fisica (Ha significa Sole ed indica il canale energetico Pingala e Tha significa Luna ed indica il canale energetico Ida. Entrambi scorrono a spirale lungo la colonna vertebrale ed il canale energetico Sushumna). Di solito è riferito allo Yoga fisco, cioè alla pratica di esercizi chiamati asana.

2 Vyapaka shaoca è il bagno completo che deve essere fatto con acqua fredda in ambienti caldi e con acqua non superiore ai 36° in ambienti freddi. Aiuta a equilibrare il calore in eccesso del corpo e a mantenere un corpo fresco e attivo. L'uso dell'acqua superiore ai 37° è sconsigliata in quanto indebolisce la funzione neuroendocrina, accelera l'invecchiamento cellulare, eccita gli organi e fa perdere tono ai tessuti.

3 Gli asana posso essere praticati all'aperto, evitando condizioni climatiche estreme (eccessivo caldo ed eccessivo freddo) e senza il trattenimento del respiro per 8 secondi.

4 Il kaopiina o laungota è il tradizionale indumento intimo indiano indossato dagli uomini. Esso si compone di una striscia rettangolare di tessuto di cotone che viene utilizzato per coprire i genitali.

5 In 7000 anni di esperienza tantrica e yogica il cibo in India è stato suddiviso in tre categorie: sattvico o senziente che fa bene sia al corpo che alla mente; rajasico o mutativo che non fa male alla mente ed in quantità moderate va bene anche per il corpo; tamasico o statico che è dannoso sia per la mente che per il corpo. Per approfondimento si consiglia il libro Il Cibo degli Dei .

6 Pranayama significa letteralmente controllo dell'energia vitale ed è una pratica respiratoria dello Yoga per affinare e migliorare la meditazione profonda (dhyana), per purificare una parte della nostra mente e per sviluppare determinazione.

7 È possibile praticare gli asana durante il periodo mestruale purché gli asana vengano eseguiti senza il trattenimento del respiro per 8 secondi e si evitino gli asana capovolti, cioè dove il bacino è più in alto della testa.

Libri consigliati:

Eventi collegati:
Corso di Yoga 2023/24
Seminari di Meditazione


Kōan del giorno 「公案」

Non appena ci siamo noi stessi liberati dai fraintendimenti del Sé, dobbiamo immediatamente risvegliare la nostra più riposta, pura e divina saggezza, che i maestri Zen chiamano la Mente del Buddha, o Bodhi, o Prajna. Essa è la luce divina, il cielo interiore, la chiave di ogni tesoro morale, la fonte di ogni potere e influenza, il luogo della gentilezza, giustizia, simpatia, amore imparziale, umanità e misericordia, la misura di tutte le cose. Quando tale interna saggezza è pienamente risvegliata, siamo in grado di capire che ognuno di noi in spirito, essenza e natura, si identifica con la vita universale o Buddha, che ognuno vive faccia a faccia con il Buddha, circondato dalla sovrabbondante grazia del Benedetto, e che Egli desta la sua natura morale, schiude i suoi occhi spirituali, svela la sua nuova potenza, stabilisce la sua missione, e che la vita non è un oceano di dolore, vecchiaia e morte, né una valle di lacrime, ma il sacro tempio del Buddha, la 'Pura Terra' dove noi possiamo attingere la benedizione del Nirvana.
Non si aprono le nostre menti a quel punto a una trasformazione totale? Non più la rabbia e l'odio ci opprimono, l'invidia e l'ambizione ci insidiano, il dolore e il rimpianto ci fiaccano, la malinconia e la disperazione ci sopraffano
Kaiten Nukariya

Affiliato CSEN