Awakening Spirit Radio

Buon anno con due massime di Gesù e Gandhi

Quando il mondo intero sprofonda nel buio dell'egoismo più cieco, gridando tra una guerra e l'altra «QUESTO È MIO!», ecco che scendono in campo i giocatori migliori, Gesù e Gandhi, a ricordarci che essere uno spiritualista è un verbo di forma attiva!

Fai agli altri ciò che vorresti che fosse fatto a te (Lc 6,31) è stato uno dei tanti insegnamenti lasciatici ed ignorati di Gesù e ribaditi 2000 anni dopo da un'altra grande anima, Gandhi, che ci ricordava sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo .

È cambiato mai qualcosa?

Visto come è ridotta oggi l'umanità la risposta non può che essere: NO!

Mettersi in discussione, rimediare ai proprio errori e diventare una persona migliore, spiritualista ed altruista per gli uomini è troppo faticoso eppure Gesù disse: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri».

Beh… non so voi ma io un cristiano seguace di Gesù non lo distinguo dalla massa perché è tale e quale a tutti gli altri essere umani (salvo ovviamente qualche rara eccezione)!

Per qualcuno essere cristiano significa andare a messa, tapparsi le orecchie durante la lettura del vangelo, fare finta di niente e che va tutto bene tanto prima o poi verrà Gesù a sistemare le cose! Mi sa che non si è capito proprio niente !!!

Il mio augurio per questo nuovo anno, il 2024, e per gli anni a venire è questo:

Possa tu divenire in ogni momento,
ora e sempre,
un protettore di quanti sono senza protezione,
una guida per coloro che hanno perso la via,
una nave per quanti devono solcare gli oceani,
un ponte per coloro che devono attraversare i fiumi,
un santuario per quanti sono in pericolo,
una lampada per chi ha bisogno di luce,
un rifugio per quanti hanno bisogno di riparo,
un servo di quanti sono nella necessità.

La chiamata a servire è speciale.

Siamo vivi grazie ai nostri antenati
e aiutando le persone, le piante, gli animali e la vita nel nostro ambiente,
mostriamo apprezzamento per l'esistenza in questo mondo.

La gratitudine è potente!

Per tutta la durata dello spazio,
per il tempo in cui rimangono esseri viventi,
sino ad allora, possa anche tu restare e sconfiggere le miserie del mondo.
*

* Tratto dal Bodhisattvacharyavatara (trad. “Una Guida allo Stile o Modo di Vita del Bodhisattva”) un classico del Buddhismo Mahayana scritto dal Shantideva.

Satvan Atmajagarananda Deva
「सत्वन् आत्माजागरणआनन्द देव」


Kōan del giorno 「公案」

Non appena ci siamo noi stessi liberati dai fraintendimenti del Sé, dobbiamo immediatamente risvegliare la nostra più riposta, pura e divina saggezza, che i maestri Zen chiamano la Mente del Buddha, o Bodhi, o Prajna. Essa è la luce divina, il cielo interiore, la chiave di ogni tesoro morale, la fonte di ogni potere e influenza, il luogo della gentilezza, giustizia, simpatia, amore imparziale, umanità e misericordia, la misura di tutte le cose. Quando tale interna saggezza è pienamente risvegliata, siamo in grado di capire che ognuno di noi in spirito, essenza e natura, si identifica con la vita universale o Buddha, che ognuno vive faccia a faccia con il Buddha, circondato dalla sovrabbondante grazia del Benedetto, e che Egli desta la sua natura morale, schiude i suoi occhi spirituali, svela la sua nuova potenza, stabilisce la sua missione, e che la vita non è un oceano di dolore, vecchiaia e morte, né una valle di lacrime, ma il sacro tempio del Buddha, la 'Pura Terra' dove noi possiamo attingere la benedizione del Nirvana.
Non si aprono le nostre menti a quel punto a una trasformazione totale? Non più la rabbia e l'odio ci opprimono, l'invidia e l'ambizione ci insidiano, il dolore e il rimpianto ci fiaccano, la malinconia e la disperazione ci sopraffano
Kaiten Nukariya

Affiliato CSEN